Incontri a Palazzo Clementi. Conferenza del prof. Giovanni Carbonara "Archeologia, architettura e restauro: problemi di conservazione e presentazione".

Palazzo Patrizi Clementi, Sala delle Colonne Doriche Via Cavalletti, 2 - Roma - Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale

26 aprile 2017 - Conferenza

Invito conferenza Giovanni Carbonara
Invito conferenza Giovanni Carbonara

Il rapporto fra antiche preesistenze e modernità rappresenta un autentico problema interdisciplinare, archeologico, architettonico, urbano, gestionale ma anche di restauro, nel suo pieno senso di conservazione, reintegrazione e presentazione. In questo ambito, l’incontro dell’architetto-restauratore con l’archeologo dovrebbe essere di piena collaborazione e fruttuoso scambio di competenze.

 Il tema della protezione e buona conservazione dei resti di antiche costruzioni, specie quando emerse in seguito ad un lavoro di scavo, richiede un approccio che dev’essere in primo luogo archeologico ma, parallelamente, ‘fisico-tecnico’ (riguardante dapprima le esigenze conservative, durante e dopo lo scavo, e di conseguenza le strutture di copertura o confinamento, i loro materiali e la concezione statico-costruttiva, il controllo del microclima, infine le dotazioni impiantistiche, relative specialmente allo smaltimento delle acque, all’illuminazione ed alla sicurezza) e, subito dopo, architettonico (concernente il rapporto con l’ambiente e il paesaggio, il contesto urbano, i criteri e le modalità progettuali e ideative, le esigenze di chiara ed efficace presentazione, fruizione, accessibilità).

Il rapporto fra antichi ruderi e modernità rappresenta un complesso problema interdisciplinare, archeologico, architettonico, urbano, gestionale ma anche di restauro, nel suo pieno senso di conservazione, reintegrazione e presentazione; problema rispondente alla volontà di ridare un significato a ciò che si presenta come frammentato, incompiuto, illeggibile, a prima vista privo di senso ma meritevole, comunque, di essere ‘rivelato’, fruito e ‘tramandato al futuro’.

In questo ambito l’incontro dell’architetto con l’archeologo dovrebbe essere, almeno idealmente, di piena collaborazione e fruttuoso scambio di competenze; in termini reali la cosa è molto più problematica e non manca, come detto, di una sua intrinseca conflittualità. Bisogna tuttavia evitare che le varie figure professionali lavorino da sole e chiuse nei propri specialismi. Molti casi di soluzioni deludenti e di buone occasioni perdute dipendono proprio da tale circostanza.

Giovanni Carbonara

Giovanni Carbonara è Professore Emerito di Restauro Architettonico presso La Sapienza-Università di Roma, dove ha ricoperto il ruolo di Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio e di Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Conservazione dei Beni Architettonici nella facoltà di Architettura.

Autore di molteplici pubblicazioni, tra cui il Trattato di Restauro Architettonico in più volumi, ha curato direttamente o come consulente interventi di restauro su importanti monumenti come la facciata del Palazzo Montecitorio a Roma e  le mura urbiche dell’Aquila. È stato commissario per il Ministero Affari Esteri per la costruzione e il restauro delle ambasciate d’Italia all’estero, componente della commissione per il restauro della facciata della Basilica di S. Pietro e consulente per il restauro del grattacielo Pirelli a Milano.

Oggi è uno dei protagonisti più noti del dibattito nazionale e internazionale sulla teoria del restauro.