Accesso agli atti

La trasparenza amministrativa consiste, nella sua accezione più ampia, nell’assicurare la massima circolazione possibile delle informazioni sia all’interno del sistema amministrativo, sia fra questo ultimo ed il mondo esterno. ’’L’attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di economicità, di efficacia e di pubblicità e di trasparenza, secondo le modalità previste dalla Legge nonché dai principi dell’ordinamento comunitario’’: art. 1 legge 241/90 (modificata e integrata dalla legge 15/2005). E’ evidente come questa legge apporti importanti modifiche nei rapporti tra le pubbliche amministrazioni e i diritti dei cittadini. Infatti non solo è previsto il diritto di prendere visione degli atti di un procedimento, ma anche che l’attività amministrativa deve ispirarsi al principio di trasparenza, inteso come accessibilità alla documentazione dell’amministrazione o ai riferimenti da quest’ultima utilizzati nell’assumere una determinata posizione. Ciò consente ai cittadini di veder garantiti i propri diritti nei confronti dell’amministrazione pubblica: hanno diritto ad una informazione qualificata, ad accedere ai documenti amministrativi e conoscere, nei limiti precisati dalla legge, lo stato dei procedimenti amministrativi che li riguardano, seguendo le fasi attraverso cui l’attività amministrativa si articola.

La consultazione delle pratiche di archivio e la richiesta di copia degli atti in esse contenuti è regolamentata dalla legge 241/90 (legge sulla trasparenza degli atti pubblici), così come modificata e integrata dalla legge 11 febbraio 2005 n. 15, e dalla L. 675/96 (legge sulla privacy).

Possono avere diritto all'accesso:

  • I proprietari degli immobili;
  • I tecnici incaricati dalla proprietà (con formale autorizzazione);
  • I titolari di un interesse concreto, diretto ed attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata alla documentazione alla quale è chiesto l'accesso (titolari di contenziosi riguardanti la situazione dell'immobile; associazioni o comitati portatori di interessi diffusi, ove l'oggetto della richiesta sia compreso nell'attività oggetto delle previsioni dello statuto; ecc.).

Alcune Precisazioni

Che cosa si intende per documento amministrativo

(Ai sensi dell’art. 22 della legge 241/90 con modifica e integrazione della legge 15/2005) è considerato documento amministrativo ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse.

Che cosa significa accedere ad un documento amministrativo

Il cittadino può esaminare gratuitamente i documenti amministrativi; nel caso in cui si chiedesse il rilascio di una copia dei documenti (o di un estratto di essi), la consegna può essere subordinata al rimborso del costo di riproduzione, eccetto diverse disposizioni. Per le copie autentiche (ovvero copie conformi all’originale) dovrà essere corrisposto l'importo di €. 16,00 in marca da bollo ogni 4 pagine formato A4, mentre per le copie semplici l'importo di € 0,26 ogni due pagine formato A4 e di € 0, 52 ogni pagina formato A3.

Accesso civico ai sensi del DLgs. 97 del 2016.

L'accesso civico (semplice o generalizzato) consente a chiunque di accedere a dati, documenti e informazioni delle pubbliche amministrazioni senza necessità di dimostrare un interesse legittimo (Art. 5, DLgs. 33/2013).

L’accesso civico semplice consente a chiunque di richiedere documenti, dati o informazioni che le amministrazioni hanno l'obbligo di pubblicare  (art.5, c. 1).

L'accesso civico generalizzato (o accesso FOIA) consente a chiunque di richiedere documenti, dati o informazioni ulteriori rispetto a quelli che le amministrazioni sono obbligate a pubblicare (art.5, c. 2).