Conferenza di Maria Anna De Lucia Brolli. Leggere il sacro: riti e offerte alle dee sulle sponde del Treja
Palazzo Patrizi Clementi, Sala delle Colonne Doriche Via Cavalletti, 2 - Roma - Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale
19 aprile 2017 ore 17,00 - Conferenza
Gli scavi condotti tra il 1985 e il 2014 nell’area sacra di Monte Li Santi-Le Rote nel territorio dell’antica Narce a Mazzano Romano hanno permesso di “leggere”, in una situazione di eccezionale conservazione, aspetti e forme differenziate del rituale sacro. Riti complessi hanno accompagnato la storia del santuario, dedicato a divinità femminili, dalla sua fondazione al momento dell’abbandono, segnato da una grande cerimonia collettiva.
Nella dimensione religiosa il ricorso a forme codificate di comportamento nella pratica rituale rende tangibile il rapporto con il divino e, nella ripetitività dell’atto, lo sottrae alla sfera privata e lo rende proprio di una collettività. Le modalità nelle quali il rito si materializza non sempre sono percepibili a livello archeologico, e dunque eccezionale risulta l’individuazione di aspetti e forme differenziate del rituale nel santuario di Monte Li Santi-Le Rote a Narce.
L'area sacra si trova nel territorio di Mazzano Romano, in una radura sulle sponde del fiume Treja. La scoperta del santuario data ormai dal 1985 e le indagini effettuate fino al 2004 e poi nel 2014 hanno svelato la complessità del rituale nel tempo, dai riti di fondazione a quelli di dismissione degli strumenti del sacrificio e delle strutture sacre negli spazi destinati alla celebrazione del culto, per concludere con una grande cerimonia collettiva per la chiusura e l’abbandono dell’intero complesso sacro.
Dal V fino alla fine del II secolo a.C. la devozione popolare si è indirizzata verso un culto tutto al femminile: Demetra, Persefone, Minerva, Maia e Fortuna, accompagnano la storia del santuario in un percorso che vede, accanto alle trasformazioni del culto, radicali cambiamenti nella articolazione del complesso sacro e del paesaggio.

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