Villa S.Caterina e il Santuario della Bona Dea (?) al XIII miglio della via Appia

Villa S.Caterina, Castel Gandolfo (Rm).

03/11/2018 - Notizia

Santuario di Bona Dea presso Villa S.Caterina
Santuario di Bona Dea presso Villa S.Caterina

Recentissime ricerche condotte dalla Aarhus University in sinergia con la Soprintendenza nell'ambito del Progetto "Contestualizzare il passato nei Colli Albani. Ville, tombe e spazi sacri tra il XII e il XVIII miglio dell'antica via Appia" hanno permesso di formulare una nuova ipotesi di interpretazione dei resti presenti all’interno di Villa S.Caterina, finora ritenuti pertinenti alla cd. Villa di Clodio (Publio Clodio Pulcro, tribuno della plebe che trovò la morte presso la via Appia nel 52 a.C.) ma invece attribuibili al santuario della Bona Dea, culto diffuso a Roma soprattutto tra età ellenistica e piena epoca imperiale (IV sec.a.C.-II sec.d.C.) e menzionato in occasione dello scontro tra Clodio e Milone, citato nella orazione ciceroniana “Pro Milone”. La interpretazione si basa su un approfondito riesame della documentazione d’archivio, della storia degli scavi e su nuovi metodi d’indagine geofisica e di fotorestituzione dell’intero contesto in esame.

La presentazione, in data 30 ottobre, dei risultati di campagne di rilevamento all'interno della splendida Villa S.Caterina, grazie al supporto della proprietà CENSE S.p.A., ha offerto l'occasione di aprire una tavola rotonda su temi che riguardano in particolare il XIII miglio della "regina viarum", vero e proprio crocevia di una frequentazione che affonda le radici nel passato protostorico e giunge fino all'età moderna.

Il progetto, che ha come requisiti la contestualizzazione dei numerosi resti archeologici lungo la via Appia -visibili e non- tra i Comuni di Marino e Ariccia e la multidisciplinarietà nel metodo, nasce dalla Convenzione siglata nel 2017 tra la Soprintendenza e L’Università di Aarhus e si pone un obiettivo importante, quello della rilettura di un intero paesaggio antico.