Necropoli di Norchia, un progetto a firma Difesa e Beni Culturali - Siglato l’accordo tra Stato Maggiore dell’Esercito e Soprintendenza

26/06/2020

Norchia
Norchia

è stato siglato oggi, presso il Poligono di Monte Romano (VT), l’Accordo di collaborazione tra il Ministero della Difesa e il Ministero per i Beni e le attività culturali, presenti – quali autorità deputate alla firma – per lo Stato Maggiore dell’Esercito  il Vice Comandante Militare della Capitale Magg. Gen. Gerardo Restaino, e per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale il suo Soprintendente arch. Margherita Eichberg.

L’accordo prevede lo svolgimento di un progetto di ricerca, conservazione, valorizzazione e fruizione del comprensorio archeologico, naturalistico e paesaggistico costituito dal settore occidentale della monumentale necropoli rupestre dell’insediamento etrusco di Norchia, appartenente al demanio militare ramo Esercito del Poligono di Monte Romano, tra le aree addestrative più importanti dell’Italia centrale, oggi rappresentato dal Comandante del Reparto Supporti Logistici del Poligono, Col. Giuseppe Maio.

Per l’Amministrazione della Difesa erano presenti anche il Capo Ufficio Affari Generali del Comando Militare della Capitale, Col. Andrea Salvatore, e il Capo Sezione Protezione Patrimonio Culturale dello Stato Maggiore dell’Esercito, Ten. Col. Giuseppe Corticchia. Tra le autorità locali, il Sindaco di Monte Romano, Maurizio Testa, e in rappresentanza del Sindaco di Viterbo il consigliere Stefano Caporossi.

Allo stesso modo, con le sue tombe scavare nei costoni tufacei, Norchia costituisce uno dei più importanti e affascinanti paesaggi archeologici dell’Etruria meridionale, raro esempio di architettura etrusca rupestre giunto sono a noi. Il nome etrusco della città non è documentato ma non doveva discostarsi molto dalla forma Orcla tramandata dalle fonti altomedievali.

La storia degli studi e delle ricerche che hanno interessato questo eccezionale comprensorio è vastissima: da segnalare, in particolare, le fondamentali monografie di Elena Di Paolo Colonna e Giovanni Colonna (Norchia I, pubblicata dal CNR nel 1978) e di Laura Ambrosini (Norchia II e Norchia III, pubblicate sempre dal CNR nel 2016 e 2018), a sua volta presente oggi, mentre il ruolo di vero promotore dell’iniziativa, per l’intensa attività svolta negli anni e in virtù della quale è riuscito a far avviare nuove indagini sistematiche sul monumento, va riconosciuto al Prof. Vincent Jolivet (Centre Nationale de la recherche scientifique, Ercole Normale supériore, Paris), profondo conoscitore della civiltà etrusca e presente anch’egli alla cerimonia odierna.