San Michele Arcangelo a Formello: una chiesa riscoperta

12/03/2021

Appariione di San Michele sul Gargano
Appariione di San Michele sul Gargano

Nei prossimi mesi prenderà avvio una serie di importanti restauri nella chiesa di San Michele a Formello: i restauri, finanziati dalla Soprintendenza ABAP per la Provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale guidata dall’arch. Margherita Eichberg, riguarderanno il descialbo e il restauro della calotta absidale e dell’arcone trionfale e il restauro degli altari seicenteschi della chiesa.

La chiesa di San Michele Arcangelo ha origini medioevali, ma la veste nella quale attualmente si presenta è dovuta alla quasi totale risistemazione avvenuta tra fine ‘500 e la prima metà del ‘600. Poche tracce erano sinora presenti della decorazione tardo quattrocentesca, della quale ben poco si presentava alla vista.

L’edificio sacro fu danneggiato gravemente, negli anni ’90 del 1900, dal crollo del campanile che provocò la parziale distruzione del tetto. Nei primi del 2000, con fondi della Soprintendenza Architettonica del Lazio, venne ripristinata la copertura e rifatto il pavimento. Gli elementi decorativi interni, danneggiati dagli eventi passati, rimasero per gli anni seguenti in attesa di restauro. Circa cinque anni fa una iniziativa dell’Archeoblub di Formello ha di nuovo acceso i riflettori sulla chiesa e ha dato il via ad una serie di sondaggi sulle pareti scialbate della chiesa: sono venuti così alla luce numerosi affreschi tardoquattrocenteschi che hanno rivoluzionato le conoscenze su questa chiesa.

Una delicata rappresentazione della  Madonna con Bambino e Santi in controfacciata, databile agli ultimi anni del 1400, testimoniava che la ricchezza decorativa di questa fase era ancora tutta da scoprire. Inoltre confermava il carattere votivo della chiesa, dedicata a San Michele, protettore dal male, e posta al limite della via francigena, quindi mèta di pellegrinaggi.

Ulteriori descialbi e restauri nella zona absidale, tutti eseguiti sotto la direzione scientifica della storica dell’arte Isabella Del Frate, funzionario della  Soprintendenza, hanno riportato alla luce una interessantissima decorazione che  in tre riquadri raffigura le storie di San Michele Arcangelo. La destinazione votiva della chiesa ed il linguaggio narrativo e didascalico fanno ritenere che queste storie fossero pensate per la devozione del popolo e dei pellegrini che visitavano la chiesa.

La presenza dello stemma di Gentil Virginio Orsini, feudatario di Formello, permette di datarle tra il 1487 e il 1497; è probabile che l’Orsini si sia servito di artisti operanti nella bottega di Antoniazo Romano, che lavorarono anche nella decorazione del Castello di Bracciano.

La prima scena raffigura la cacciata all’Inferno degli angeli ribelli: purtroppo mutilata dalla successiva apertura di una finestra, mostra una vivace interpretazione dell’Inferno  con i demoni che penetrano in un ambiente devastato dalle fiamme. Sull’alto sperone di roccia compare un Interessante  e raro riferimento all’Inferno dantesco con la  scritta Lasate ogne speranza o voi che entrate. Questa citazione apre uno scenario inedito sulla diffusione tra il popolo della Divina Commedia, poema che almeno negli elementi più suggestivi doveva essere noto non solo in ambiti intellettuali.  

La scena seguente narra l’episodio principale delle storie dell’Arcangelo: l’Apparizione di San Michele sul Gargano: la leggenda, che ha dato il via al diffondersi della devozione del santo, ha un illustre precedente negli affreschi della Cappella Bessarione nella chiesa romana dei SS. Apostoli, realizzati intorno al 1468 da Antoniazzo Romano. Nelle storie di San Michele il linguaggio è dunque semplice: è un racconto per immagini destinato alla devozione, come anche l’ultima scena, tuttora in fase di descialbo dal contenuto ancora da scoprire.

I restauri in programma quindi realizzeranno non solo il risanamento della decorazione della chiesa, ma contribuiranno ad aprire una nuova fase di conoscenza su questo importante edificio sacro.

San MIchele Arcangelo particolare