Frascati

Frascati

Fig. 5. Resti di ambienti
Provincia
Roma
Località
Colle Maria
Tipologia
Villa di età romana
Autore della scheda
Giuseppina Ghini

Descrizione

Indagini archeologiche preventive, effettuate a partire da agosto 2016 e tuttora in corso, volte a sondare l’urbanizzazione in progetto per un piano di zona in Comune di Frascati (Rm), loc. colle Maria, hanno portato alla luce strutture murarie di epoca romana in opera incerta e, a tratti, quasi reticolata (figg. 1-2). Tali costruzioni, presumibilmente parte di un più ampio complesso, che sembrerebbero poter risalire ad epoca tardo-repubblicana, si collocano nel punto più alto del comprensorio caratterizzato dalla presenza di una collina poco rilevata con vista panoramica verso Roma, il cui substrato geologico è costituito da stratificazioni appartenenti a due fasi dell’attività ignimbritica albana (II e IV fase), all’interno delle quali si distinguono: i tufi di villa Senni, le colate laviche di tipo leucititico databili a 350 ka ed infine i maar delle emissioni del cratere di valle Marciana collocabili post 200 ka.

L’intenso sfruttamento agricolo dell’area, soprattutto in epoca moderna, ha determinato un cospicuo danneggiamento delle strutture, conservate in gran parte a livello di fondazione.

Al momento è stata messa in luce una porzione situata nel settore Nord-Ovest del terreno indagato, costituita da una sostruzione rinforzata da muri di contrafforte perpendicolari delimitati a valle da una seconda struttura (fig. 3). Il muro principale, più a monte, presenta orientamento Nord-Ovest/Sud-Est, ha una lunghezza totale di m 92 ca., una larghezza di m 0,90 per un elevato massimo conservato di m 0,80-0,90 con paramento del fronte rivolto a valle in opera incerta, a tratti quasi reticolata, realizzata con pietrame basaltico allettato in maniera piuttosto accurata; i muri di contrafforte, lunghi ognuno m 3 ca., si conservano solo a livello di fondazione, costituita da una gettata in opera cementizia realizzata in cavo libero con pietrame basaltico di piccola-media pezzatura (fig. 4). Parallelamente al muro principale corre il secondo muro con paramento in opera incerta e spessore minore. A Sud-Est rispetto alle strutture descritte, si stanno portando alla luce i resti di una piccola vasca rivestita di malta idraulica, sistemi di canalizzazione e alcuni ambienti di cui si conserva solo un’esigua parte delle fondazioni, forse riferibili alla parte rustica del complesso (fig. 5). L’impianto si inserisce in un quadro particolarmente ricco di testimonianze di frequentazione e insediamenti, sia rustici che residenziali, prevalentemente situati sulla sommità di un versante collinare.

Lo scavo è stato seguito e documentato da Pamela Cerino e Andrea De Angelis.

Bibliografia

D. De Rita, R. Funiciello, M. Parotto, Carta geologica del Complesso vulcanico dei Colli Albani, CNR, Roma 1988, A. Pancotti, Ad decimum: studi ed evidenze archeologiche presso il decimo miglio della Via Latina, Tesi di laurea triennale, Biblioteca Comunale di Grottaferrata, M. Valenti, Ager Tusculanus, “Forma Italiae” 41, Firenze 2003

Fig. 2. Posizionamento su IGM (F. 150, III NE) rielaborato (da Valenti 2003) Fig. 3. Resti della sostruzione Fig. 4. Particolare del principale muro sostruttivo Fig. 5. Resti di ambienti
Fig. 1. Posizionamento su Carta Tecnica Regionale 2002