Gallicano nel Lazio

Gallicano nel Lazio

Fig. 3. Veduta dei vani portati alla luce
Provincia
Roma
Località
Via Prenestina Antica, 151
Tipologia
Ambienti termali
Autore della scheda
Zaccaria Mari

Descrizione

Indagini archeologiche finalizzate al rilascio della sanatoria per un fabbricato residenziale presso il margine Sud della Via Praenestina, che corre parallela alla Prenestina Nuova (fig. 1) hanno portato al rinvenimento nel 2017 di parte di una costruzione con annesso sepolcreto. Adiacenti alla crepidine della via antica lastricata si estendono sette vani a destinazione termale, in opus mixtum (reticulatum in tasselli di tufo e laterizio), rasati dalla realizzazione del piazzale antistante l’edificio (figg. 2-3). Il vano più grande, situato al centro (D), può aver dato accesso a quelli intorno, identificabili ipoteticamente con il frigidarium (E, F), il tepidarium (A), il calidarium (B) e il laconicum (C).

A è una vasca che reca sul fondo un mosaico con fascia nera periferica e zona centrale bianca restaurata con tessere bianco/nere disposte alla rinfusa (fig. 4). Il bancone sul lato Est conserva alcune lastre in marmo bianco del rivestimento, mentre sul lato opposto una cavità è dovuta all’asportazione del tombino e della fistula plumbea proveniente dalla canaletta esterna che costeggia i vani A e B. Quest’ultimo, identificabile come vasca-calidarium (fig. 5), è totalmente privo del fondo, che forse era rivestito di mosaico, ma conserva il sottostante piano in tegole su cui erano impostate le suspensurae di bessali dell’intercapedine per il riscaldamento. Il vano C, anch’esso riscaldato (fig. 6; laconicum?), presenta alla base delle pareti lacerti di mosaico (bianco nel lato Nord-Est; bianco/nero, c.d. “sale e pepe”, nel lato Ovest, fig. 7) e il sottostante piano di tegole con le suspensurae; dall’intercapedine il calore saliva nei tubuli che rivestono le pareti Nord ed Est, dotate di un bancone-sedile. Il centrale vano D conserva lo strato cementizio di preparazione del pavimento (fig. 8), nel quale era affogata una fistula aquaria in piombo protetta con lastre marmoree di riutilizzo, costituita di due pezzi aggiuntati, che è stata recuperata. I vani E ed F sono stati documentati per brevissimo tratto; solo di E si sono rilevati il pavimento e l’impellicciatura parietale in lastre marmoree (fig. 9). Mentre con questi vani la costruzione giungeva a contatto con la via antica, a Sud essa doveva terminare (forse con il vano C e l’adiacente G, non scavato) lungo un basso muro di terrazzamento richiesto dalla lieve pendenza del terreno. Sicura è anche l’estensione sui lati Est ed Ovest.

            Altri sondaggi, eseguiti circa 35 metri a Sud-Ovest, oltre il fabbricato da sanare, hanno rivelato l’esistenza di un sepolcreto (fig. 10). Sono state messe in luce, ma non interamente scavate, a un paio di metri di profondità, tre tombe del tipo alla cappuccina, di fattura molto accurata; tra esse era infissa la parte superiore di un’anfora (fig. 11) che conteneva minuti frammenti ossei.

Lo scavo ha mostrato come la costruzione fosse già stata interamente spogliata, quindi nulla si conservava degli strati di crollo e abbandono. Fra i materiali recuperati nel reinterro si segnalano frammenti di vetro di finestre e unguentari, due monete bronzee illeggibili di epoca tarda e un’anfora di II-III secolo. La costruzione dovette essere realizzata, a giudicare dalla tecnica muraria, nel II sec. d.C., ma subì modifiche nel corso del tempo e fu frequentata sino in epoca tarda, come dimostra una lucerna frammentaria del III-IV secolo proveniente dal sepolcreto. Resta il dubbio se i vani rinvenuti appartengano a un piccolo balneum a carattere pubblico o facciano parte di una villa o di un albergo-taberna che si avvantaggiavano dello stretto contatto con la via Praenestina.

Lo scavo è stato seguito e documentato da Fabiana Marino.

Bibliografia

Inedito. Sulla via Praenestina: Z. Mari, Guida al paesaggio antico di Gallicano nel Lazio, Pescara 2008, p. 62, Z. Mari et Alii, Interventi di scavo e valorizzazione sulla Via Praenestina nei Comuni di Gallicano nel Lazio e Zagarolo (Roma), in “Lazio e Sabina” 8 (Atti del Convegno Ottavo Incontro di Studi sul Lazio e la Sabina, Roma 2011), a cura di G. Ghini, Z. Mari, Roma 2012, pp. 313-323

Fig. 2. Pianta dei vani portati alla luce Fig. 3. Veduta dei vani portati alla luce Fig. 4. Vani A (al centro) e B (in secondo piano) Fig. 5. Vano B Fig. 6. Vano C Fig. 7. Particolare del mosaico del vano C Fig. 8. Vano D Fig. 9. Vano E Fig. 10. Planimetria con i vani e le tombe portati alla luce Fig. 11. Tombe alla cappuccina e in anfora
Fig. 1. Localizzazione del sito sulla Tav. B 25 del Piano Territoriale Paesistico Regione Lazio